Meta molla il Metaverso per l’Intelligenza Artificiale?

Il Metaverso era la scommessa principale di Mark Zuckerberg, ma sembra che ora il CEO di Meta ha seppellito silenziosamente il progetto, puntando sull‘Intelligenza Artificiale.

Che fine ha fatto il metaverso?

Non ci sarà alcun grande annuncio o evento che ufficializzi la fine del Metaverso, ma Zuckerberg ha ammesso che il progetto non è più così entusiasmante per Meta come lo era una volta. In conversazioni private con amici nella Silicon Valley, il CEO ha fatto intendere che il Metaverso non è più il focus di Meta.

Le perdite economiche del metaverso in Meta

Dai dati fiscali del quarto trimestre del 2022 emerge una tendenza che ormai si è consolidata: la divisione Reality Labs (unità commerciale che ospita i progetti del Metaverso) sta consumando una quantità enorme di risorse finanziarie dell’azienda. Analizzando i numeri la divisione legate al metaverso ha registrato una perdita per l’intero 2022 che ammonta a 13,72 miliardi di dollari. Stando ai numeri, le perdite aumenteranno significamente nei prossimi mesi perché il Metaverso non è più un progetto prioritario per Zuckerberg.

perdita economica

Meta e l'Intelligenza Artificiale

Zuckerberg, tramite un post facebook ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro dedicato all’intelligenza artificiale generativa, seguendo l’onda di Microsoft che ha integrato ChatGPT e di Google con Bard.

Il CEO ha affermato che l’azienda vuole accelerare i progressi in questo campo e creare esperienze nuove su tutte le sue piattaforme per i propri utenti.  Il gruppo di lavoro sarà composto dalle risorse umane già presenti in azienda, riunite in un unico dipartimento per concentrarsi sulla creazione di” strumenti creativi ed espressivi” nel breve termine e sullo sviluppo di “AI personas” a lungo termine, che possano aiutare gli utenti in vari modi.

Mark Zuckerberg post facebook

Dopo aver analizzato i commenti lasciati sul mio post LinkedIn sull’argomento, ho raccolto alcune delle opinioni più interessanti che sono emerse da Gianluigi Zarantonello, Francesco Boieri e Francesco Lentini:

Gianluigi Zarantonello “La mia sensazione è quella di un livello ancora più accelerato di hype nelle tecnologie, sia nella comunicazione sia nella reazione giornalistica e, in certa misura, anche degli investitori.”

Francesco Boieri “Io credo più che altro che il Metaverso, per come è stato pensato fino ad adesso, non risponda/soddisfi alcun bisogno. Ed è una cosa comune a molte altre (paventate) “rivoluzioni” (penso a molte tematiche legate all’IoT o alla domotica). Ma nulla vieta che prima o poi questo bisogno venga fuori. E come dici tu allora chi lo avrà “indovinato” e ci avrà già investito ne raccoglierà i frutti.”

Francesco Lentini “Classico esempio di cosa produce uno sguardo che può essere rivolto al passato oppure al futuro. Nel primo caso funziona sempre, nel secondo quasi mai. Lo sguardo rivolto al PASSATO dei forum e delle comunità virtuali produce il #socialnetwork. E funziona.
Lo sguardo rivolto al FUTURO della #VR produce il #metaverse. E non funziona.
Lo sguardo rivolto al PASSATO dei #chatbot produce la #GenerativeAI. E funziona.”

Conclusioni

Il progetto del Metaverso si ridimensiona: dalla terra promessa a prodotto di NICCHIA per un pubblico specifico (gamers e mondo crypto).

Considerando che utilizza un’enorme quantità di energia con forte impatto sul cambiamento climatico (nello specifico Meta ha iniziato la costruzione di un data center vicino a Madrid e nei documenti ufficiali dell’azienda si cita che sarà un data center a supporto del metaverso) la cosa mi rallegra.

 

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