Linkedin: cos’è per il SEO?

Cos’è Linkedin? In base alla definizione che ci fornisce Wikipedia, “LinkedIn è un servizio web di rete sociale, gratuito (con servizi opzionali a pagamento), impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali”.

In realtà, le finalità per cui può essere utilizzato Linkedin sono diverse e non circoscrivibili esclusivamente alla (seppur importante) funzione di mettere in contatto i cacciatori di teste con chi cerca lavoro e viceversa.

Infatti LinkedIn è uno strumento molto valido sia per le aziende che per i privati, volto alla creazione di new business, alla costruzione di una propria reputazione online, al consolidamento e all’ampliamento della propria rete di contatti.

La forza di LinkedIn proviene anche dalla grandissima stima di cui gode agli occhi di Google: lo strumento di Moz, Open Site Explorer (che misura le performance di un sito web sui motori di ricerca) ha valutato l’autorità di questo dominio (comprensivo dei relativi sottodomini) pari a 100 su 100. Lo strumento di Moz è un modello di calcolo che misura la forza di un dominio per prevederne il posizionamento all’interno della serp dei risultati di ricerca: più elevato è il punteggio attribuito, più il sito è ritenuto autorevole, per cui otterrà un posizionamento migliore tra i risultati di ricerca.

L'autorevolezza del dominio LinkedIn
L’autorevolezza del dominio LinkedIn

Con un’autorevolezza così elevata, LinkedIn, il sito professionale e di business, apparirà tra i primi risultati di ricerca nelle serp conferendo, di conseguenza, autorevolezza alle imprese che lo utilizzano come biglietto da visita.

Non è l’obiettivo della tua azienda quello di incrementare la brand awareness o di utilizzare Linkedin per il SEO?

Vorresti piuttosto incrementare le vendite, mettendoti in contatto con delle nicchie di mercato che reputi particolarmente interessanti per il tuo business, sia che si tratti di B2B, che di B2C?

L’uso consapevole di Linkedin consente di:

  • attirare al tuo sito web del traffico mirato, in termini demografici e professionali
  • entrare in contatto con potenziali clienti
  • costruire una buona reputazione presso la potenziale forza lavoro
  • promuovere, tramite adv, il proprio brand e i propri posti di lavoro nel mondo professionale.

Qualunque sia l’obietto dell’azienda, la propria pagina di Linkedin deve essere personalizzata per quanto riguarda il logo e la cover; occorre poi descrivere l’impresa, raccontarne la storia e il core business, avvalendosi al massimo di 2.000 caratteri e inserendo fino a 20 settori di competenza specifici.
La sezione “Aggiornamenti recenti” riporta i contenuti originali o condivisi che vengono postati dall’azienda, che dovrebbero essere attinenti al proprio business e che andrebbero aggiornati frequentemente. Inoltre, non si dimentichi la possibilità di creare delle pagine vetrina per mostrare i propri prodotti e servizi, avvalendosi anche delle immagini.

Per apparire meglio sui motori di ricerca si suggerisce di realizzare un’analisi mirata ad individuare quali siano le keyword più utilizzate dagli utenti per cercare i servizi o i prodotti online, da utilizzare poi nella descrizione del proprio profilo e delle competenze.

E se si trattasse invece di un profilo personale, un brand personale, anziché di uno aziendale?
Anche in questo caso è caldamente suggerita una ricerca mirata per individuare le keyword più efficaci relative alla propria attività, un frequente aggiornamento delle informazioni riportate, la compilazione esaustiva di tutti i campi richiesti da Linkedin, le raccomandazioni per ottenere la massima efficacia del profilo.

Le competenze confermate su Linkedin
Le competenze confermate su Linkedin

 

L’utilizzo di Linkedin come se fosse Twitter, con un notevole ampliamento della propria rete professionale, includendo anche persone che non si conoscono direttamente, ma con le quali si condividono i medesimi gruppi di interesse, porta notevoli benefici in termini di:

  • maggior visibilità: si ha la possibilità di raggiungere anche le persone più influenti del proprio settore;
  • un maggior numero di conferme delle competenze che caratterizzano un profilo: poche connessioni comportano naturalmente meno persone che confermano le competenze, sebbene si sia abili professionisti
  • un numero maggiore di persone esposte ai contenuti postati, con un incremento nel numero di condivisioni e di post consigliati.

Tutto questo si traduce in traffico verso il proprio sito web o verso il proprio blog.

Come già anticipato, molto interessante è lo scenario futuro che ci si prospetta in Italia in termini di posizionamento SEO e determinato dall’essere presenti su LinkedIn, che risulta essere già manifesto negli USA.

Infatti, se si cerca la keyword “Inbound Marketing Manager” con Google.it si ottiene la seguente serp:

La serp per "Inbound Marketing manager" ottenuta utilizzando google.it
La serp per “Inbound Marketing manager” ottenuta utilizzando google.it

In questo post, invece, appare una serp ovviamente diversa da quella qui sopra riportata, ma osservandola accuratamente si rileva come i risultati relativi a LinkedIn siano presenti già dalla 5° posizione.
Si tratta dunque di un segnale precursore di un fenomeno che sta per sopraggiungere anche in Italia?
Io direi di sì.

 

stovaglieri

L’Autore

Un masala di spezie sapientemente scelte e mescolate: questa è la sua formazione professionale, che spazia dalle ricerche di mercato, al marketing digitale, con una spiccata passione per Google e lo Storytelling.

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