Il Glossario Marketing digitale definisce e spiega in parole semplice i termini e gli acronimi del web marketing più usati, tutto rigorosamente gratuito. La terminologia internet subisce talvolta l’influenza dell’inglese, ma quando possibile cerchiamo di rendere tutto in Italiano. La raccolta dei termini pubblicitari ed informatici con la spiegazione è aggiornata bimestralmente.
Se cerchi invece la spiegazione di termini specifici legati alla SEO relativa alle ricerca Local di Google, visita il nostro Glossario SEO Local
A/B Testing
AdPreview
AdRank
Affiliate Marketing
Algoritmi
Alt= attribute
Anchor Text
API (Application Programming Interface)
ARPU (Average Revenue Per Unit)
Average Price
Back Link
Ban
Barriere (alla conversione)
BDI (Brand Development Index)
Buying Funnel
Campagna
Chiave di ricerca
Click Fraud
Cloaking (o Discriminazione contenuti per richiedente)
CMS (Content Management System)
Codici di Stato HTTP
Comment Spamming
Competitive Set (concorrenza)
Content Network
Contextual Advertising – Pubblicità tematica
Conversion Action
Conversion Driver
Conversion Insight
Conversion Rate – Tasso di Conversione
Cookie
CPA (Cost per Action)
CPC (Costo per Click)
CPM (Cost per Thousand)
Crawler
Crawling
CSS (Cascading Style Sheets)
CTR (Click Through Rate)
Description
Directory
Display URL
Domain Name
Doorway page
Efficienza
Esclusione – Delisting
Feed
Flash
Frame
Gateway Page
Geo-targeting
Google Analytics
Google Search Console (ex Webmastertools)
Googlebot
Google Maps
Google Maps Maker
Hosting
.htaccess file
http – Hypertext Transfer Protocol
https – Hypertext Transfer Protocol Secure
IFrame
Impression
Inbound link
Indicizzazione a pagamento
Indice
Invisible web
IP – Internet Protocol address
Items Offered
Items Sold
JavaScript
Key Brand Benefit
Keyword
Keywords Stuffing
Keywords Tag
Klout
KPI
Negative Keywords
Landing page
Link bait
Link building
Link in Ingresso
Link in Ingresso di Bassa Qualità
Link Navigazionali
Link nofollow
Link popularity
Link Sponsorizzati
Link text
Link Transazionali
Listing (Risultati)
Long Tail (Coda Lunga)
LSI – Latent Semantic Indexing
Malware
Marketing sui motori
Media Competitive Analysis
Meta Search Engine
Meta Tag
Misspelling
Negozio Online
Organic listings
Ottimizzazione per i motori di ricerca
Outbound Link
Page Rank
Paid placement
PHP (Hypertext PreProcessor)
Posizionamento nei motori di ricerca
Posizione Media
PPC (Pay per click)
Query – Interrogazione
Quality Score
Rank, Ranking, Posizione
Redirect
Redirect 301
Redirect 302
Re-marketing
Risultati
Risultati naturali di ricerca
ROI – Return of Investment
Robot
Robots.txt
RSS (Really Simple Syndication)
Scraping
Script
Sellers For Day
Sell Through
SEO
SERP
Share of Impression
Shopping Search
SiteMap
Social media
Spam
Spider
Stemming
Strong e Bold tags
Sub-dominio e Sotto-dominio
Submissione
TLD
Title Tag
Total Bid
Total Listing
Trademarks
Unique Visitor – Visitatori Unici
Universal Search
URL (Uniform Resource Locator)
User Agent
Valore Percepito (dal consumatore)
Web 2.0.
Web Analytics
XML
XML SiteMap
Test effettuato al fine di aumentare le performance delle Landing Page. Si prende una Landing Page originale quale matrice, e si creano una, due, tre… varianti. Su ciascuna di queste pagine, varianti e pagina originale, si veicola la medesima quantità di visite. Concluso il periodo di test A/B, si è in grado di stabilire quale di queste pagine è quella con la percentuale di risultati migliore.
Strumento di Google AdWords che permette di verificare e cercare i propri annunci senza fare la query in Google (e quindi senza accumulare impressioni e falsare le statistiche).
Indicatore per le campagne a pagamento Google AdWords che ingloba vari fattori tra cui il punteggio di qualità, il CPC max offerto, la forza dell’account. E’ importante capire che computa sia la qualità della vostra campagna che quanto siete disposti a pagare.
Consiste in un accordo commerciale tra proprietari di siti web (l’affiliante e l’affiliato) e cioè un soggetto “partner”, che in genere è un editore o possessore di un sito disposto a pubblicare un annuncio pubblicitario di un secondo soggetto chiamato “affiliato”, che è l’azienda inserzionista. Questa riconoscerà un compenso al partner per ogni visitatore che dal suo sito andrà a visitare il sito dell’affiliato ed effettuerà un’azione, in genere l’acquisto. Fonte: http://it.wikipedia.org/
Regole matematiche e statistiche attraverso cui il motore di ricerca ordina con parametri quanti/qualitativamente i dati del proprio indice. L’ordine con cui escono i risultati nella pagina di risposta del motore è determinato dall’algoritmo usato.
Utilizzato nel linguaggio HTML per indicare l’”alternative text”, ovvero il testo alternativo utilizzato per un’immagine grafica. Esempio: <img width=”400″ height=”100″ border=”0″ alt=”BruceClay Italia Posizionamento Motori Ricerca SEO” src=”http://www.bruceclay.it/images/logo.gif”>
É il testo da cliccare per visitare un link; è un etichetta interna al codice html.
La sigla significa Application Programming Interface. Si tratta di un set di procedure e funzioni per accedere ad un’applicazione web da un’altra applicazione, permettendo di recuperare dati di vario tipo.
É il fatturato medio per utente normalizzato sul tempo che aiuta a calcolare il LFV ( life time value) per cliente. Per ecommerce B2C in genere viene calcolato su base mensile riferendosi agli ultimi 12 o 24 mesi. La metrica è adatta per business consolidati.
Rappresenta il prezzo medio per un oggetto venduto su E-Bay.
É un collegamento ipertestuale che un sito web riceve da un altro sito/dominio.
É un’azione volta alla rimozione di tutti i documenti del proprio dominio dall’indice dei motori di ricerca
Ciò che blocca il consumatore dallo scegliere il brand, anche se ne apprezza il Key Benefit. Le barriere possono essere mentali (credenze o senzazioni) oppure pratiche (impedimenti fisici o logistici).
BDI (Brand Developement Index)
Una rappresentazione numerica che indica quali aree geografiche o demografiche di un prodotto rappresentano i suoi punti di forza o debolezza.
Si riferisce ad un processo a più step del percorso di acquisto di un prodotto da parte di un consumatore – dall’awareness all’intenzione finale di acquisto.
Un insieme di azioni pubblicitarie collegate da un elemento distintivo, come ad esempio un tema o un personaggio.
NB: da un’idea possono essere generate diverse campagne.
Indica la pratica di cliccare “artificiosamente” gli annunci PPC. L’intento può essere quello di aumentare la tariffa per quello spazio pubblicitario oppure quello di colpire l’inserzionista concorrente.
Nel Marketing sui motori indica una tecnologia lato server che consente, riconoscendo se la richiesta di pagina sia effettuata da uno spider o da un utente reale, di discriminare la risposta offrendo allo spider una pagina realizzata specificamente per l’attività di posizionamento (spesso contenente solo testo), mentre all’utente restituisce la vera pagina del sito (dove magari c’è poco…).
Indica il “sistema di gestione dei contenuti”: tecnicamente un è un’applicazione lato server per facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando l’amministratore da conoscenze tecniche di programmazione Web. Il sistema i appoggia su un database preesistente per lo stoccaggio dei contenuti, suddiviso in due parti: la sezione di amministrazione (back end), che serve ad organizzare e supervisionare la produzione dei contenuti, e la sezione applicativa (front end), che l’utente web usa per fruire dei contenuti e delle applicazioni del sito. L’amministratore del CMS gestisce dal proprio terminale, tramite un pannello di interfaccia e controllo, i contenuti da inserire o modificare.
Ogni volta che viene richiesta una pagina web, il vostro web server riceve la richiesta e restituisce un codice di stato HTTP in risposta alla richiesta. Se volete controllarli potete farlo copiando ed incollando l’URL della pagina a questo indirizzo: http://www.seoconsultants.com/tools/check-server-headers-tool/
É una nuova tecnica di spam, consiste nell’aumentare la link popularity di un sito web attraverso i commenti postati su blog che non presentano il tag:”nofollow”, così da avere link che rimandano al proprio sito da altri domini che parlano dello stesso argomento.
Ogni brand che il consumatore potrebbe includere nelle sue opzioni di scelta. In pratica, chiunque competa per una quota di mercato in fase d’acquisto.
Un gruppo di siti web che, in cambio di una parte di revenue, acconsentono a mostrare pubblicità sulle loro pagine, controllate da un network pubblicitario. Tra questi, Google AdSense, Yahoo Publisher Network.
Evoluzione dei collegamenti (o link) sponsorizzati abbinati alla ricerca. Nel contextual (o content) advertising, i collegamenti (o link) sponsorizzati sono pubblicati in pagine di siti dai contenuti valutati come attinenti o strettamente correlati. L’inserzionista paga solo i click ricevuti. La selezione è fatta sia da un software che riconosce gli argomenti trattati, sia da giornalisti o team editoriali.
L’azione desiderata che si vuole far compiere al visitatore del proprio sito. Può consistere nell’acquisto, la sottoscrizione alla newsletter aziendale, la richiesta di maggiori informazioni, il download di contenuti.
La conseguenza della Conversion Insight: il modo più convincente di rimuovere le barriere alla conversione.
Un’intuizione sulle motivazioni del consumatore al momento della scelta d’acquisto, applicata per superare le barriere.
Conversion Rate – Tasso di Conversione
Il rapporto % tra il numero di visite o visitatori ed il numero d’azioni desiderate da questi compiute (es. l’acquisto, la compilazione della richiesta di preventivo/contato, la risoluzione di un problema di assistenza, etc).
Sono frammenti di testo contenuti in un file txt utilizzati per eseguire autenticazioni, tracciare le sessioni e memorizzare informazioni specifiche relative agli utenti che accedono a un server.
Costo per l’inserzionista di ogni singola operazione dell’utente che, tramite il click, completa una determinata azione in una campagna. L’azione può essere un acquisto, un’iscrizione ad una newsletter o il click su un banner.
CPC (Costo per Click)
Abbreviazione di costo-per-clic. E’ un meccanismo di pagamento per annunci PPC. C’è una differenza tra il CPC medio e il CPC massimo. Il CPC medio è l’importo medio addebitato ogni volta che un utente fa clic su un annuncio PPC. Viene calcolato sommando il costo di tutti i clic e dividendo il totale ottenuto per il numero di clic (se il tuo annuncio riceve due clic, uno al costo di € 0,2 e l’altro di € 0,4, il CPC medio per questi clic è di € 0,3). Il costo per clic (CPC) massimo è l’importo massimo che l’inserzionista è disposto a pagare per un clic sul proprio annuncio AdWords. (Fonte: http://adwords.google.com)
Costo per mille impressioni di un annuncio in una campagna, ogni volta che viene visualizzata dall’utente, indipendentemente da se l’utente vi clicca o no. Solitamente è utilizzato per le campagne banner.
È un programma automatizzato, come robot o spider, che esegue la scansione dei contenuti dei siti web presenti sulla rete in modo strutturato attraverso i link presenti all’interno delle pagine. La funzione del crawler è di mantenere aggiornata la base dati dei motori di ricerca con risultati sempre nuovi.
Per crawling si intende l’attività degli spider (o Crawler) di esplorazione, ricerca ed analisi dei contenuti delle pagine web che andranno ad essere indicizzate nei risultati di ricerca.
In aggiunta all’HTML, i fogli di stile, contengono informazioni per definire la formattazione, il layout di una pagina web. Dal punto di vista della search engine optimization, uno dei vantaggi dell’uso dei CSS , è la possibilità di ottenere un codice più snello e pulito: meno codice in pagina significa pagine più leggere e quindi veloci da scaricare e minore difficoltà anche per i motori nella ricerca dei contenuti all’interno del codice.
Indicatore di performance che mi dice quante volte mi cliccano sul totale volte che mi vedono (il rapporto medio tra il numero di volte che un link/banner è stato cliccato e il numero di volte che è stato visualizzato). Nel marketing sui motori indica la percentuale di click che un link (naturale o sponsorizzato) ottiene sul totale di volte che quel collegamento (o link) viene mostrato dal motore come risposta ad una interrogazione (o query). Fonte: http://www.google.it/
Description
Vedi Meta tag.
Un sito (il più noto a livello internazionale è Yahoo, in Italia Virgilio) che raccoglie e cataloga un certo numero di collegamenti ( o link) ad altri siti.
La URL della web page che viene effettivamente visualizzata nel testo dell’annuncio PPC. Tradizionalmente, appare nell’ultima riga di testo ed andrebbe semplificata per le URL più lunghe che non risultano visibili.
I Domain Name o Nomi di Dominio, sono etichette che identificano ed organizzano indirizzi IP associati a siti web pubblici. Si può pensare ad un nome dominio come al nome di una strada: i nomi delle strade sono importanti perché aiutano le persone a “navigare”. Gli indirizzi IP, d’altra parte, sono le coordinate geografiche di quelle strade. Un nome dominio è costituito da una serie di stringhe separate da punti: al contrario di quanto avviene per gli IP, in un nome DNS la parte più importante è la prima partendo da destra (il dominio di primo livello, o TLD ), per esempio .org o .it.
Le pagine fatte con l’unico scopo di migliorare la visibilità di un sito tra i risultati di ricerca per uno o più termini. Queste pagine possono essere visibili oppure invisibili, ma in generale non sono gradite dai motori di ricerca.
La misura di quanto un’attività generi o meno valore.
Rimozione di una pagina / intero sito dal database del motore. I possibili motivi: la pagina o il sito non è più attinente e rilevante; lo spider è passato e non ha trovato la pagina disponibile; oppure ritenuto spam.
È un’unità di informazioni che rende un contenuto interscambiabile fra diverse applicazioni o piattaforme. Un feed è usato per fornire agli utilizzatori una serie di contenuti aggiornati di frequente: i distributori del contenuto rendono disponibile il feed e consentono agli utenti di iscriversi per accedere agli aggiornamenti simultaneamente, tramite un aggregatore Internet (es. Google Reader).
È un software per uso prevalentemente grafico che consente di creare animazioni principalmente per il web. È divenuto un potente strumento per la creazione di Rich Internet Application e piattaforme di streaming audio/video.
Nel linguaggio HTML, si dice di una sezione indipendente presente su una pagina web. I frame consentono di dividere la finestra del browser in più documenti indipendenti, come se fossero essi stessi delle finestre con delle misure prestabilite in percentuale o in modo fisso.
Sono pagine create ad hoc e ottimizzate per determinate parole chiave. La funzione principale di queste pagine è di attirare utenti per poi reindirizzarli verso le Pagine principali del proprio sito.
Permette di associare un annuncio o una pubblicità specifica all’area geofrafica di chi effettua la ricerca. Permette all’inserzionista di specificare dove l’inserzione deve o non deve essere visualizzata, consentendo risultati localizzati e personalizzati.
Programma sviluppato da Google per le monitorare il dettagli statistici relativi alle visite e ai visitatori di un sito web
Google Search Console (ex Webmastertools)
Programma sviluppato da Google che permette di controllare lo status di indicizzazione e di visibilità di un sito web
Googlebot è lo spider web (italianizzato in “agente mobile”) di Google. Googlebot effettua due tipi di scansione del web: la Deep-crawl (fatta una volta al mese circa) e la Fresh-crawl (quasi tutti i giorni). (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Googlebot)
È un servizio di Google che consente la ricerca e la visualizzazione di mappe geografiche della Terra. E’ possibile, inoltre, ricercare attività commerciali tra cui ristoranti, monumenti, negozi ed ottenere le indicazioni stradali per raggiungere un luogo.
È un nuovo strumento di Google, collegato a Google Maps, che permette di modificare e aggiungere istantaneamente informazioni relative ai luoghi presenti nelle Mappe. Fonte: http://www.google.com/mapmaker
Servizio che permette di allocare le pagine di un sito su un web server in modo che sia accessibile da Internet
Sono dei files di testo che forniscono un meccanismo di configurazione a livello di directory. Tali files contengono una o più direttive di configurazione che verranno applicate alla directory di appartenenza e a tutte le sue sottodirectory.
HTTP – Hypertext Transfer Protocol
Protocollo di trasferimento di un ipertesto. È usato come principale sistema per la trasmissione di informazioni sul web.
HTTP – Hypertext Transfer Protocol Secure
Protocollo per l’accesso a server web sicuri.
L’iframe (dall’inglese inline frame) in informatica è un elemento HTML. Si tratta infatti di un frame “ancorato” all’interno della pagina, equivale cioè ad un normale frame, ma con la differenza di essere un elemento interno della pagina, non esterno. (Fonte: it.wikipedia.org/wiki/Iframe)
È l’esposizione ad un annuncio/banner generata ogni qualvolta un utente, tramite il proprio browser, ne visualizza uno. Rappresenta il numero di volte che un annuncio viene visualizzato in quanto associato ad una parole chiave scelta dall’inserzionista. Le impressioni sono utilizzate come una sorta di unità di misura per pianificare la dimensione di una campagna pubblicitaria.
È un hyperlink ad un sito da parte di un sito esterno, che porta traffico a quella pagina. Sono importanti elementi che la maggior parte dei motori di ricerca utilizzano per misurare la link popularity.
Le inclusioni a pagamento consentono, a fronte del pagamento di una fee annuale per ogni pagina segnalata, di avere la pagina inserita in tempi brevi nell’indice del motore. L’inclusione a pagamento è in progressivo disuso e non garantisce nulla, tantomeno le primissime posizioni tra i risultati di ricerca. Se fosse così facile essere i primi sui motori, perché ci sarebbero cosi tante società che fanno SEO…?
Per siti con un numero di pagine superiore al migliaio si ricorre a sistemi d’inclusione a pagamento basate su XML.
La collezione di dati (pagine complete, testi, immagini, video …) nel database del motore grazie all’azione di selezione e raccolta dei crawler nel Web. Queste informazioni sono poi elaborate da uno o più algoritmi e fornite come risposta ad una interrogazione (o query).
Termine che si riferisce alla vastità di informazioni sul web non indicizzata dai motori di ricerca.
IP – Internet Protocol Address
È un numero che identifica univocamente un dispositivo collegato a una rete informatica. Indirizzo univoco assegnato a un utente dal suo ISP (Internet Service Provider) quando si connette a Internet; come una targa, permette di identificarlo
È un indirizzo tracciabile per ogni computer e può essere utilizzato per localizzare i risultati (Geo-targeting).
Rappresenta il catalogo completo disponibile su E-Bay.
Rappresenta il numero totale di transazioni su E-Bay generate da una lista.
È un linguaggio di scripting orientato agli oggetti. Viene comunemente usato per l’inserimento all’interno di pagine Web di procedure (spesso interattive) eseguite direttamente dal browser.
La singola definizione che meglio esprime il più convincente, distintivo e credibile beneficio che il brand può dare al suo target di consumatore.
Chiave di ricerca è il termine messo nel box di ricerca di un motore per avviare una interrogazione (o query). Le parole/frasi di ricerca dovrebbe dare indicazione al motore sui contenuti d’interesse per l’utente, così da mostrargli i link più attinenti e rilevanti.
Di fatto servono più termini (l’80% delle ricerche hanno 2 o più termini) per arrivare facilmente alle informazioni più rilevanti. Ecco quindi che s’inseriscono più termini, ovvero una frase chiave ( keyphrase). Inoltre occorre sempre indicare le parole chiave in corrispondenza negativa ( quelle per cui non si vuole uscire e pagare eventuali click)
A differenza dello Stemming il Keyword Stufifng consiste nella ripetizione anomala e non omogenea di una parola chiave in una pagina web. Tale pratica è considerata dai motori di ricerca come spam.
Meta tag utilizzato per enfatizzare emphle parole chiave rilevanti di un sito o una pagina web. Approssimaivamente, dovrebbero essere tra le 24 e le 48 parole o frasi chiave, separate da virgola. Dovrebbero essere termini che riflettono direttamente il contenuto della pagina su cui appaiono.
Indice che misura la vostra capacità di influenzare e generare azioni a livello di interazione sui social media ogni volta che generate o condividete un contenuto. Il Klout Score si compone di 3 parti: numero di persone che influenzi, livello di influenza su queste persone, impatto sul tuo network.
sono specifici indicatori di prestazione chiave di web marketing, principali sono:
- TASSO DI CONVERSIONE: è il rapporto percentuale tra il numero di visite o visitatori e il numero di azioni desiderate che questi hanno compiuto (richiesta di informazioni, richiesta di un preventivo, iscrizione alla newsletter, richiesta di assistenza, ecc.)
- VISITE TOTALI: è il conteggio di tutte le sessioni in un periodo di tempo dato (la sessione comincia quando il visitatore richiede la pagina e termina quando esce dal sito o dal browser)
- VISITATORI UNICI: è il conteggio di visite uniche in un periodo di tempo dato
- TEMPO SUL SITO: è il calcolo del tempo trascorso sul sito dagli utenti
- FREQUENZA DI RIMBALZO: è la percentuale di visite in cui l’utente esce dal sito visitando una sola pagina (quella su cui è atterrato). Indica quanto il vostro mix incontra l’intento della ricerca. Informazione disponibile solo se avete integrato Analytics e Adwords.
- SITI REFERRAL: sono i siti web (principalmente blog, forum, siti affiliati) che indirizzano visitatori sul vostro sito web
È possibile individuare delle parole chiave da escludere nei nei risultati ricerca per gli annunci PPC. Quest’opzione permette di ottenere traffico più qualificato. Il tipo di parole negative da usare varia a seconda del mercato in cui si opera. Se, ad esempio, voglio vendere scarpe da tennis e il tracking ci informa che le query da cui provengono i click through sono vendo scarpe tennis usate, possiamo pensare di inserire vendo e usate come parole negative in modo da non dover pagare i click di chi cerca scarpe usate.
La pagina di atterraggio proposta all’utente che arriva dai motori cliccando sugli annunci di campagne di keyword advertising a pagamento (link sponsorizzato). Una buona landing page deve essere specifica e ben scritta, in modo da persuadere il visitatore a compiere una o più azioni (avendo pagato la visita dell’utente).
Contenuti editoriali postati su pagine web e sottoscritti dai siti di social media nella convinzione di accrescere i link in entrata (inbound). Matt Cutts di Google li definisce come “qualcosa di interessante abbastanza da attirare l’attenzione delle persone”.
Il processo di miglioramento dei link di un sito, in termini di qualità e in modo da migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.
Sono i link provenienti da domini esterni e direzionati verso il vostro dominio. Alcune delle considerazioni fatte sui link in ingresso Non si applicano ai link interni.
Link in Ingresso di Bassa Qualità
Sono tutti i link provenienti da siti che hanno una autorità nel web bassa e/o contenuti non attinenti ai temi trattati nel dominio del cliente e/o sembrano appartenere ad una rete di siti fatti appositamente per il link building (in aperta violazione delle linee guida Google).
Sono i link con anchor text contenente il nome del dominio di destinazione, es: “Sito Agostini”, “ale agostini”. Questi sono i link “normali” che Google si aspetta di trovare con una frequenza più alta.
Link contenenti nel codice la tag rel=”nofollow” la quale comunica a Google di NON considerare il sito linkato ai fini del ranking e di NON passare PageRank.
Indica la “popolarità” di un sito o di una singola pagina web attraverso il numero e la qualità di collegamenti (o link) che da altri siti puntano ad esso. Come nel mondo reale, la popolarità è indice di rilevanza. E’ uno dei parametri più importanti su cui i motori decidono la rilevanza di una pagina!
Nel marketing sui motori indica una modalità pubblicitaria basata sulla possibilità di far comparire, sopra o a margine dei risultati naturali di ricerca, dei collegamenti (o link) abbinati a chiavi di ricerca rilevanti per l’inserzionista.
Pagati con la formula del cost per click, i collegamenti (o link) sponsorizzati sono ordinati in base a quanto l’inserzionista è disposto a pagare ed alla rilevanza dell’annuncio.
Il testo contenuto in un collegamento (o link); i termini inseriti in un link hanno grande rilevanza nell’attività di ottimizzazione. Oltre al link, il testo in esso inserito è molto importante per i motori.
Link con anchor text contenenti una o più parole chiave del servizio o prodotto venduto senza indicare mai il nome del brand, es: “SEO” o “PPC”. Questa considerazione fatta sui link in ingresso Non si applica ai link interni.
L’informazione, con collegamenti (o link) di collegamento alla pagina da cui è tratta, che compare nella pagina di risultati offerta dal motore a seguito di una interrogazione (o query).
Il termine Long Tail (in italiano Coda Lunga) è stato teorizzato per la prima volta da Chris Anderson per spiegare come “in molti casi, gli eventi poco frequenti o di bassa ampiezza (la coda lunga), possono cumulativamente superare in numero o in importanza la porzione iniziale della curva (quella degli eventi più ricorrenti), di modo che presi tutti insieme rappresentiao la maggioranza.” In ambito SEO, il concetto va applicato alle parole chiave: esistono alcune parole chiave molto generiche, composte da un singolo termine, che hanno una competitivitò molto elevata e per cui raggiungere ottimi posizionamenti richiede più tempo. Esistono poi le “Long Tail Keywords”, parole chiave più specifiche, composte da 4 o più termini, che generano volumi di ricerca inferiori ed hanno una bassa competitività. Ma se queste parole prese singolarmente generano poco traffico ad un sito web, complessivamente sommate tra di loro generano un volume di accessi superiore a quello delle chiavi di ricerca più generiche (quelle composte da 1 o 2 termini). Il volume di ricerche “da long tail” occupa il 75% del totale nei motori, e Google registra mensilmente un 20% di query completamente nuove e sconosciute.
LSI – Latent Semantic Indexing
È un algoritmo registrato da Google che analizza gli indizi forniti in una query di ricerca per desumere la tipologia dei risultati da presentare. Serve a rendere le SERP (Pagine di risultati mostrati all’utente) più pertinenti e soddisfacenti per il navigatore.
Si definisce malware un qualsiasi software creato con il solo scopo di causare danni più o meno gravi al computer su cui viene eseguito un programma. Ricevere link da siti con malware non è positivo in quanto genera una segnalazione automatica dal crawler di Google.
Indica le strategie che vengono messe in atto per promuovere un sito o un business attraverso i motori di ricerca. L’attività include non solo l’ottimizzazione ed il posizionamento di un sito, ma anche la parte di consulenza preliminare (come muoversi nei motori, su quale pagina inviare il visitatore che arriva dai motori…), la pianificazione e gestione di campagne di collegamenti (o link) sponsorizzati nonché l’analisi dei risultati ottenuti per arrivare a determinare il ritorno sull’investimento.
Un modo per fornire al cliente una misurazione delle performance del suo brand, in un mercato, rispetto alla concorrenza.
Motore di ricerca senza il proprio database, interroga contemporaneamente più motori ed ottiene come pagina di risultati una selezione dei più rilevanti. Es: Ixquick.com.
Le informazioni, inserite nel sorgente html di una pagina web che il crawler di un motore legge come “sintesi”dei contenuti della pagina.
I più rilevanti sono:
- Meta Description tag : consente all’autore della pagina di descrivere in breve il contenuto della pagina stessa; molti motori riprendono, nella pagina di risultati, questo tag come descrizione abbinata al link proposto. Alcuni motori non lo guardano.
- Meta Keywords tag: consente all’autore di inserire le frasi di ricerca (ed anche missspellings, gli errori di digitazione di un nome) o per le quali la pagina è rilevante. Alcuni abusano di questo tag buttandoci dentro di tutto (ma i robot spesso se ne accorgono)
- Heading Tag: altra etichetta con numero progressivo (h1, h2, …) del codice html utile per suddividere in paragrafi ordinati per importanza i contenuti di una pagina.
- Meta robots tag: consente all’autore di dire agli spider se questa pagina vada indicizzata o meno e se i collegamenti ( o link) in essa contenuti possano essere seguiti o meno (no-follow link). A livello d’intero sito si usa il file robots.txt.
Gli errori di battitura in gergo tecnico sono meglio conosciuti con il nome misspelling.
Negozio virtuale presente su E-Bay.
Vedi Risultati naturali di ricerca.
Ottimizzazione per i Motori di Ricerca
Attività che viene svolta a livello del sito per fare in modo che
– i contenuti di questo possano essere correttamente indicizzati e generare traffico qualificato al sito;
– le pagine del sito acquistino visibilità per le chiavi di ricerca rilevanti per il sito
È un hiperlink del proprio sito web verso un sito esterno. Sono link importanti soprattutto se vengono linkati siti autorevoli, inoltre incrementano la link popularity.
È il termine che indica la rilevanza di un sito per Google ( valore attribuito in decimi). Cambia di frequente in base a parametri non pubblici. P stà per il cognome di uno dei fondatori di Google (mr Page).
Vedi Link sponsorizzati
È un linguaggio di programmazione per la realizzazione di pagine web dinamiche. I file hanno estensione .php
Posizionamento nei Motori di Ricerca
Indica l’attività che viene svolta per dare rilevanza ad un sito tra i risultati di ricerca legati a termini attinenti o correlati al business dell’azienda che vuole promuoversi.
All’interno di una campagna Google AdWords indica l’ordine in cui un annuncio viene presentato nella SERP quando è stato associato a una determinata parola chiave. La posizione media dipende dall’AdRank e può essere valutata sia sulla parola chiave che sull’annuncio.
Nel marketing sui motori indica principalmente la modalità di pagamento della pubblicità sul web, che essa sia basata su parole chiavi o banner grafici. L’inserzionista paga un ammontare (fisso o variabile, a seconda del network) per ogni click generato dall’annuncio online. Questo tipo di pubblicità si chiama PPC (Pay per Click).
È la posizione che occupa il link ad un sito tra i risultati naturali di un motore di ricerca per una determinata chiave. Nella reportistica fornita dalle società che si occupano di marketing sui motori, la posizione viene indicata sia con un numero preciso (es. “il sito occupa la prima posizione”) che con un’indicazione più generica relativa alla pagina di risultati (es. “il sito è visibile nella seconda pagina di risultati”).
L’interrogazione sottoposta al motore di ricerca. Una query ad un motore ha inizio con l’inserimento di una parola o frase nella barra di ricerca.
Un punteggio assegnato dai motori di ricerca calcolato misurando un CTR, analizzando la rilevanza della landing page e la sua coerenza con la parola chiave comprata dall’inserzionista. Considera i fattori che determinano la qualità di un sito (lo storico delle performance per parole chiave, qualità di una landing page pubblicitaria…) Tutti i maggiori motori di ricerca oggi utilizzano alcune forme di quality score nei loro algoritmi. Questo indice influenza il costo per le parole chiave e la frequenza di visualizzazione degli annunci, nonchè la loro posizione all’interno della SERP.
Un meccanismo per mezzo del quale un utente che ha richiesto di collegarsi ad un certo indirizzo Internet viene reindirizzato automaticamente ad un indirizzo differente. Càpita spesso, così, che una medesima pagina web possa essere raggiunta, in virtù di appositi reindirizzamenti, da un certo numero di indirizzi diversi.
Redirezione automatica dell’user agent verso risorse diverse da quelle richieste. Indica un trasferimento permanente da un contenuto di una certa URL o dominio, ad un altro.
A differenza del precedente, indica trasferimento temponeaneo a livello di singola pagina o dominio.
Consente di raggiungere gli utenti che hanno visitato un sito web e mostrare loro annunci mentre navigano per stimolarli nuovamente con un messaggio coinvolgente.
Esempio: Gli acquirenti online alla ricerca di nuove scarpe da corsa visitano un negozio tra i più visitati, FastSneakers.com, per visualizzare i vari modelli. Tuttavia molti utenti potrebbero uscire dal sito senza acquistare nulla. FastSneakers.com può aggiungere questi utenti all’elenco “Visitatori del sito”. Ciò consentirà a FastSneakers.com di raggiungere questi potenziali clienti mentre stanno navigando su altri siti web, con un invito all’azione coinvolgente o con un’offerta che li stimolerà a ritornare al sito web per completare un acquisto. Fonte: http://adwords.google.com/
La lista di informazioni con link di collegamento alle pagine da cui sono tratte che compare dopo l’interrogazione del motore di ricerca. Da dividere in “Risultati naturali” e “Risultati a pagamento”.
I risultati compaiono nelle SERP a causa della loro rilevanza per l’algoritmo del motore. Tra questi, sono esclusi, quindi, gli annunci sponsorizzati.
Il Ritorno sull’Investimento è il sogno ed il miraggio di quanti avviano un’attività di marketing sui motori. Per calcolarlo non basta, come molti ritengono, il semplice misurare quante volte il sito compaia in prima posizione su un motore o quanto traffico venga portato dai motori sul sito promosso.
Vedi Crawler.
Un file di testo che va inserito nella root del sito ed ha il compito di consentire o meno agli spider (o robots) dei motori di ricerca l’accesso a determinate pagine di un sito web, impedendo loro di esaminare eventuali cartelle o file riservati presenti nel sito. Serve quindi ad escludere cartelle o file dall’ indicizzazione in un motore di ricerca, comunicando allo spider quali contenuti non devono essere indicizzati.
È uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web, basato su XML. RSS definisce una struttura adatta a contenere un insieme di notizie, ciascuna delle quali sarà composta da vari campi (nome autore, titolo, testo, riassunto, …). Quando si pubblicano delle notizie in formato RSS, la struttura viene aggiornata con i nuovi dati; visto che il formato è predefinito, un qualunque lettore RSS potrà presentare in una maniera omogenea notizie provenienti dalle fonti più diverse. L’applicazione principale per cui è noto sono i feed RSS, che permettono di essere aggiornati su nuovi articoli o commenti pubblicati nei siti di interesse senza doverli visitare manualmente uno a uno. Fonte: http://it.wikipedia.org/
Attività automatizzata attraverso cui un programma copia in un dominio X dei contenuti pubblicati dal dominio Y che risulta la fonte originale. L’elevata automatizzazione dello scraping spesso copia anche i link esterni del dominio originale.
Porzioni di codice scritti in appositi linguaggi (Javascript, Perl, Asp, Php, JScript) utilizzati all’interno di pagine web per creare animazioni o altri effetti non ottenibili con il linguaggio HTML.
Rappresenta il livello di competizione media al giorno in relazione ai risultati di ricerca su E-Bay. Il valore viene calcolato sulla base dei venditori unici in relazione alle liste possibili per ogni giorno di attività.
Rappresenta la percentuale tra i beni venduti su E-Bay e quelli proposti nel negozio.
Acronimo di Search Engine Optimization; vedere Ottimizzazione per i motori di ricerca.
Acronimo inglese che indica le pagine di risultati dei motori di ricerca.
Per definire la share of impression ci è utile pensare alla prima pagina di Google come allo scaffale di un supermercato: un numero di spazi limitati occupabili da un numero limitato di annunci (varia da 1 fino ad un massimo di 8 ) . La share of impression è la quota di spazio occupata rispetto al totale delle impression disponibili sulle parole chiave target.
Motori di ricerca specializzati nella comparare prodotti e prezzi. Alcuni di questi propongono soluzioni pubblicitarie.
È una pagina Web che elenca gerarchicamente tutte le pagine di un sito Web. Nata per facilitare la navigazione dell’utente all’interno del sito, ha poi avuto una notevole importanza nell’attività di scansione della Rete da parte dei crawler dei motori di ricerca. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Sitemap
Una cateogira di siti basati sulla partecipazione degli utenti e i contenuti da loro generati (User generated content – UGC). Includono, piattaforme sociali di networking come LinkedIn o Facebook, siti di social bookmarking come Delicious, siti di social news come Digg o Reddit e tutti quelli basati sull’interazione degli utenti.
Termine utilizzato soprattutto per indicare la “spazzatura” che arriva via e-mail, nel marketing sui motori indica tutte quelle pagine (soprattutto doorway pages) che non portano valore al database di un motore: cercano cioè di generare traffico per le chiavi di ricerca più svariate portando gli utenti su pagine che, spesso, nulla hanno a che vedere con le chiavi di ricerca immesse. Con Spam vengono anche indicate tutte le tecniche che le agenzie di posizionamento nei motori mettono in atto, pur non essendo approvate dai motori (es. testi invisibili), per raggiungere i loro obiettivi, anche se a rischio di veder bandito dagli indici il sito del proprio cliente.
La funzione principale di uno spider è di scandagliare le pagine di un sito web, attraverso il controllo dei contenuti testuale presenti e dei link, e creare una copia di queste (Copia Cache) per permettere così ai motori di ricerca di indicizzare le pagine nei risultati di ricerca.
Lo stemming è un processo che permette la riduzione della forma flessa di una data parola e di formulare diversi termini utilizzandone la radice. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Stemming
Entrambi, nell’HTML sono tag per la formattazione del testo in grassetto. Mentre il tag <b> è un tag strettamente di formattazione, <strong> è anche un tag “logico”, semantico: indica che il testo compreso è “importante”. Il loro uso non è quindi indifferente ai fini dell’ottimizzazione.
E’ un dominio parte di uno più ampio, es: http://subdominio.dominio_principale.com/ comunemente utilizzato per assegnare un nome / indirizzo unico a un particolare dipartimento / funzione / servizio di un’organizzazione.
L’attività di segnalazione di un nuovo sito o di una nuova pagina web ai motori di ricerca; generalmente quest’attività viene svolta attraverso la compilazione di un modulo online. Non tutti i motori ne tengono conto, altri chiedono un contributo economico. Una buona sitemap in formato XML facilita questo processo ai motori di ricerca.
In inglese, Top Level Domain, è l’ultima parte del nome di dominio internet; è in altre parole la sigla alfanumerica che segue il ‘punto’ più a destra dell’URL; per esempio, l’indirizzo internet della wikipedia in lingua italiana è it.wikipedia.org e quindi ricade all’interno del dominio di primo livello org.
Elemento HTML il cui testo descrive una specifica pagina web. Il title tag dovrebbe contenere le parole chiave strategiche della pagina, dal momento che molto motori di ricerca prestano particolarmente attenzione al titolo del testo quando indicizzano una pagina. I Title Tag dovrebbero essere sensati anche per gli utenti, dal momento che normalmente è presente nel testo del link alla pagina visualizzata nei risultati.
Rappresenta il numero totale di offerte proposte in una vendita all’asta o acquisti effettuati a prezzo fisso su E-Bay.
Rappresenta il numero totale di liste uniche trovate in una ricerca all’interno di E-Bay.
Un marchio è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, che distingua i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli delle altre.
Unique Visitor – Visitatori Unici
Singolo utente che visita il sito, individuabile da un unico indirizzo IP. Se lo stesso utente (stesso IP) visita un sito e clicca su 100 link, è ancora contato come un’unica visita.
Estrapola i dati da database multipli per visualizzarli su un’unica pagina. I risultati possono includere immagini, video e risultati da database specializzati come mappe e informazioni locali, informazioni su prodotti o novità.
È l’indirizzo, unico e inequivocabile, di una risorsa su Internet. Qualsiasi documento – sia esso un file immagine, un file di testo, una risorsa multimediale, ecc. – è localizzabile precisamente per mezzo della URL. Questa comprende:
- una parte relativa al protocollo di comunicazione invocato (es.: http://);
- una parte più generale, che identifica l’host, ovvero il computer su cui è archiviata la risorsa (es.: www.diodati.org);
- una parte di dettaglio, che specifica il percorso e il nome del file da recuperare (es.: /scritti/2002/g_stat/index.htm).
È un’applicazione installata sul computer dell’utente che si connette ad un processo server. Esempi di user agent sono i browser web, i lettori multimediali e i programmi client (Mail User Agent) come Outlook, Eudora, Pine ed Elm. Oggi il termine è utilizzato soprattutto in riferimento ai client che accedono al World Wide Web. Oltre ai browser, gli user agent del web possono essere i crawler dei motori di ricerca, i telefoni cellulari.
Valore Percepito (dal consumatore)
Mostra come il consumatore stabilisca quale brand fornisca per lui il maggiore valore. È dato dalla combinazione dei benefici offerti e dal prezzo (entrambi in relazione a quanto offerto dai competitor).
Un termine che si riferisce alla seconda generazione di servizi Internet. Tradizionalmente, include strumenti e applicazioni che permettono alle persone di collaborare e di condividere informazioni online, come i siti di social networking, i wiki e altre piattaforme di interazione.
Strumenti per il monitoraggio del traffico e delle performance del proprio sito che ogni sito deve avere appena viene messo online. Vedi “Cos’è la Web Analytics“.
I principali contenuti delle pagine dinamiche vengono inseriti su fogli XML che saranno indicizzati ( al posto delle pagine reali).
È una lista di link. Introdotta da Google con il servizio Google Sitemaps, e poi utilizzata anche da Yahoo! e MSN, permette ai webmaster di menzionare all’interno di un file XML, tutti gli URL delle pagine di un determinato sito Web che si desidera sottoporre al motore di ricerca. In questo modo anche i siti dinamici possono fornire URL corretti permettendo una indicizzazione più intelligente.
Fonte: http://it.wikipedia.org/