5 Cose da sapere per Gestire al meglio una Pagina Facebook

Come gestire una Pagina Facebook Aziendale

Chi gestisce almeno una pagina Facebook avrà sicuramente notato negli ultimi mesi un forte calo della portata organica dei post pubblicati. Sembra che il caro Zuckerberg stia cominciando a batter cassa in 6 paesi dove sta testando un nuovo sistema programmato per trasferire tutti i post non sponsorizzati in un feed secondario lasciando quello principale popolato solo da contenuti a pagamento, messaggi e foto di amici.
La competizione tra Social Media Manager diventa dunque sempre più serrata. Ecco quindi alcuni consigli per uscire vincitori da questa lotta senza esclusione di colpi:

  1. Conosci il tuo target come conosci te stesso
  2. “Se non conosci il target, ma conosci soltanto te stesso, le tue possibilità di vittoria saranno pari alle tue possibilità di sconfitta. Se non conosci te stesso, né conosci il tuo target, sii certo che ogni battaglia sarà per te fonte di pericolo gravissimo”.
    Ok, ovviamente non sono tutte parole mie, ma a quanto pare in marketing e in guerra vigono le stesse regole. E’ importante quindi in primis aver ben chiara l’identità della nostra azienda o business e studiare una strategia per comunicare al meglio la nostra USP (Unique Selling Proposition). Una volta che abbiamo il nostro messaggio ben chiaro in mente dobbiamo farlo arrivare alle persone giuste al fine di non disperdere tempo, soldi e risorse.

  3. Content is King, ma attenzione a non presentare un “re nudo”
  4. Il contenuto è fondamentale, ma deve essere pertinente, originale e rilevante per il pubblico al quale ci rivolgiamo. Basta con i “Welcome October” e le immagini stock trite e ritrite.
    Se non abbiamo nulla di interessante da pubblicare, non pubblichiamo!
    Non è inciso a fuoco da nessuna parte che bisogna pubblicare 5 volte alla settimana; postare meno è un bene se così facendo si posta meglio. Qualche volta, come si suol dire, “Less is more”.

  5. Non essere Aggressivo
  6. Le persone navigano su Facebook per “staccare la spina” e prendersi un momento di pausa, non vogliono essere investite da messaggi promozionali di prodotti che non conoscono.
    E’ necessario entrare nella mente dei nostri potenziali clienti in punta di piedi accompagnandoli in un percorso alla scoperta del nostro Brand finché non saranno pronti a compiere l’azione da noi desiderata.

  7. Il Pixel è il tuo migliore amico
  8. Il Pixel è una cara e piccola stringa di codice che una volta inserita correttamente all’interno del nostro sito può fare miracoli. Esso infatti svolge due utilissime funzioni: monitora le azioni degli utenti (visita di una pagina, acquisto di un prodotto, compilazione di un form etc.) e ci permette di creare delle liste di remarketing che possiamo utilizzare per interagire non solo con chi già conosce il nostro Brand, ma anche con persone che secondo l’algoritmo hanno caratteristiche in comune con chi è già nostro cliente aumentando le possibilità di convertire riducendo potenzialmente la spesa.

  9. Test A/B/C/D/E….Prova le Creatività Dinamiche
  10. Novità di Facebook che ti consente di creare il “Post sponsorizzato perfetto” creando automaticamente diverse combinazioni tra più opzioni di Titolo, Immagine/Video, Testo, Descrizione e CTA al fine di valutare quale variante raggiunge il numero maggiore di obiettivi.


E’ unitile che ci giriamo intorno, lavorare come Social Media Manager non è tutto rose e fiori come si può pensare. Per fare un buon lavoro ci vuole sì una forte vena estetica, una buona mano da copywriter e un ottimo fiuto, ma la verità è che se non sei in grado di interpretare i dati non si va molto lontano.
Per conoscere il nostro target, per capire quali sono i post più rilevanti e che tipologia di contenuto converte meglio è indispensabile studiare i dati, e non intendo solo le cosiddette “vanity metrics” (follower, like, commenti, condivisioni), ma soprattutto le metriche come che ci permettono di massimizzare il ROAS (ritorno sull’investimento pubblicitario) e ottenere i migliori risultati per il nostro Brand.
Concludo quindi con il “Consiglio Supremo”: ANALIZZA SEMPRE I DATI.

Autore: Elena Salviato

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