Web Analytics: cosa, come, perché monitorare un sito web

1. Cos’è  la Web Analytics e perchè ne abbiamo bisogno.

La Web Analytics è l’attività statistica di misurazione ed analisi delle performance di un sito web; risponde alle domande chi guarda il mio sito, cosa guarda, come lo naviga, per quanto tempo e quando. L’attività è svolta tramite programmi di tracciamento ed elaborazione dei movimenti dei visitatori, è possibile verificare la provenienza degli accessi, il numero di pagine viste per utenti, il numero di visitatori unici giorno per giorno, le chiavi che generano gli accessi al sito attraverso i motori di ricerca, i percorsi seguiti e le conversioni.
L’analisi del comportamento dell’utente, funziona attraverso i cookie, che definiamo come file di testo che vengono depositati nel pc/smartphone/ipad del visitatore nel momento in cui carica una pagina web.

La Web Analytics ci serve dunque per capire come ottimizzare il nostro sito in rapporto ai propri obiettivi e quindi, alle conversioni, ovvero, il numero dei risultati misurabili, tracciabili ed economicamente/operativamente rilevanti che si vogliono ottenere con il sito, in un determinato arco di tempo. Per i siti di e-commerce, le conversioni possono essere il numero di vendite, per esempio. Ma quali sono gli obiettivi di un sito non e-commerce? Sono, appunto, obiettivi misurabili ed operativamente rilevanti, la richiesta di un preventivo, una prenotazione, la richiesta di assistenza post-vendita, l’iscrizione alla newsletter aziendale.

Il mercato mette a disposizione diversi strumenti di analytics, alcuni dei quali a pagamento (come Omniture, CoreMetrics o WebTrends), altri, come Google Analytics, utilizzabili gratuitamente.

Per poter utilizzare il servizio di Google Analytics è necessario:

  • che il sito web sia online e che sia raggiungibile da Google;
  • che siate i gestori/proprietari del sito ed abbiate modo (direttamente o tramite web agency) di accedere al codice sorgente per inserire lo script di rilevazione del servizio di analisi sulle pagine del sito web;
  • che abbiate un account Gmail valido.

Per installare Google Analytics si procede registrando un nuovo account, inserendo l’indirizzo URL del sito web ed il Paese in cui ci si trova. Dopo aver concluso la registrazione, Google ci fornisce lo strumento per effettuare le rilevazioni: uno script di codice che deve essere copiato ed incollato nel nostro sito web, su tutte le pagine che si vogliono analizzare.

E’ importante inserire il codice nella sezione <head> del codice sorgente della pagina, in modo che, anche in caso di caricamento lento della pagina web, il codice venga letto dal server.  Per aggiungere il codice di monitoraggio al proprio sito web, Google fornisce chiare linee guida.

2. I parametri principali di Google Analytics: come guardarli.

Le visite. Posso visualizzare le visite totali (il totale delle sessioni, non delle persone), i visitatori unici (il singolo utente che visita il sito, contrassegnato da un unico indirizzo IP), le pagine visitate. E’ possibile anche visualizzare le visite segmentando l’utenza: per lingua, luogo di connessione, browser utilizzato, sistema operativo ed altri dettagli tecnici.

Il tasso di rimbalzo, ci permette di conoscere la percentuale di utenti che abbandona il sito dopo aver preso visione di una sola pagina web entro pochi secondi. E’ quindi un indicatore importante di traffico non-in-target: un elevato tasso di rimbalzo può indicare che il sito ha qualche problema importante.
Possiamo poi visualizzare il tempo di permanenza dell’utente e, cosa ancora più importante, conoscere le Fonti del traffico e le Parole chiave di accesso al sito.

Conoscere le sorgenti attraverso cui gli utenti hanno raggiunto il nostro sito è fondamentale ai fini dell’analisi poichè ci dice da dove viene il traffico: si tratta di traffico diretto, proveniente da link o dai motori di ricerca. In quest’ultimo caso, posso anche visualizzare quali sono le parole chiave che gli utenti hanno usato per accedere al mio sito.

3. Google Analytics e la misurazione dell’efficacia del Marketing offline.

E’ possibile tracciare i risultati di una campagna pubblicitaria offline attraverso gli strumenti di web analytics, compreso Google.

Impostando l’analisi sul periodo o sui periodi della campagna, è possibile verificare l’effetto di quest’ultima sull’attività online della propria utenza.  Così, ad esempio, è possibile controllare, oltre all’aumento del traffico, la riduzione del tasso di rimbalzo – e  confermare un aumento del traffico “intenzionato ed interessato” al nostro sito – oppure l’aumento del traffico diretto, quello cioè direttamente correlato con la nostra marca – a conferma di un aumento di brand awareness -.

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