Il Sommario Linkedin è la tua USP

Scrivere il sommario Linkedin è l’aspetto di ottimizzazione del profilo più importante insieme alla foto. Richiede sintesi, conoscenza di sé stessi e capacità dì comunicare. Ecco la mia esperienza frutto dell’osservazione di centinaia di sommari o headline di persone che hanno partecipato al mio corso Linkedin.

Trova la tua USP: pensa al tuo sommario come ad uno spot TV di massimo 7 secondi. Cosa scriveresti? Cosa diresti?
Invece del tuo attuale lavoro (c’è un campo specifico dove metterlo) infarcito di anglicismi o della lista della spesa delle tue presunte competenze (c’è una sezione dove possono essere validate) in modo conciso condividi e sintetizza le tue passioni, la tua motivazione, cosa sai fare e soprattutto la tua USP o unique selling proposition ovvero la cosa che ti rende unico come professionista.
Se hai difficoltà a trovare la tua USP è normale, trovare la sintesi è un esercizio sfidante; leggi il mio post “perché esisti” per aiutarti.
Questo è il mio sommario, frutto di tempo e riflessioni:

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Essere autentico: chiedi al tuo capo che ti conosce di descrivere il tuo lavoro e qualità in massimo 20 parole.
Come differiscono rispetto alla USP che hai appena scritto? Se sono simili hai trovato il tuo sommario o headline ideale.
Se sono molto diverse devi capire il perché tenendo presente che un futuro datore di lavoro spesso chiama il tuo ex capo per una referenza/opinione, specialmente se hai lavorato molto in un’azienda. Qui Linkedin propone un tool per aiutarti nel personalizzare la tua headline.

Essere coerente e mirato: chiediti perché sei su Linkedin e adatta il tuo sommario agli obiettivi della tua presenza. Se cerchi clienti con Linkedin, ricordati che anche nel profilo paga un approccio graduale (il considerato social selling di cui parliamo a questo seminario a Lugano).
Se sei in cerca di nuove opportunità di lavoro, scriverlo nel sommario non attrarrà più datori di lavoro.

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