Perché la Euro Google Fobia è targata Germania

La Google Fobia è il nuovo possibile antidoto introdotto dalla comunità europea a supporto della raccolta pubblicitaria dei grandi editori Tedeschi e Francesi che oggi arrancano dopo anni di posizioni pseudo monopolistiche nei loro mercati. L’innovativa schumpeteriana di Google, Apple & C genera forti concentrazioni di potere e dati in mano a poche aziende americane, ma la risoluzione degli Euro Burocrati vuole favorire l’editoria tedesca e mi fa pensare alla mossa del governo cinese di blindare Google in Cina.

Google Fobia Germania

La risoluzione EU Anti Google

Nella risoluzione del Parlamento Europeo del 24/11 si dice che “il mercato dei motori di ricerca online è importante per garantire concorrenza in quanto opera da filtro dei contenuti e quindi sulla possibilità di commercializzare lo sfruttamento secondario delle informazioni indicizzate” e viene espressamente richiesto alla Commissione (che può richiedere una eventuale divisione di Google, a differenza del parlamento EU) di “applicare con fermezza le norme dell’UE in tema di concorrenza che a vantaggio dei consumatori e delle imprese online fino a considerare la separazione dei motori di ricerca da altri servizi commerciali”.  È vero che Google (non menzionato direttamente nella risoluzione) ed altre aziende digitali americane hanno acquisito sul mercato posizioni monopolistiche nella tecnologia di largo consumo, ma questa risoluzione non è fatta per il consumatore come si scrive (che sceglie liberamente se andare su Google o Yahoo) ma per gli editori franco tedeschi che perdono ricavi pubblicitari come mostrano i dati di emarketers.

Introiti pubblicitari

La miccia Axel Springer

Di recente (primavera 2014) il primo editore tedesco Axel Springer (quello di Welt, Bild etc)  attraverso la voce del suo N. 1 Mathias Dopfner ha mandato una lettera natalizia di 14 pagine a Mountain view dove in sostanza si dice che Google sfrutta i contenuti degli editori gratuitamente generando dei ricavi pubblicitari ed approfittando della sua posizione di monopolio stile IBM e Microsoft.  La romantica lettera a Schmidt si conclude invocando un intervento auto regolatore di Google stesso prima che lo faccia un legislatore. Ancora una volta la voce di Berlino è stata ascoltata dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 24/11/14 dove sono contenuti molti dei temi indicati da Axel Spring. Perché ciò che è prioritario in Germania sembra esserlo anche per tutta l’Europa.

Spaccare Google è LA soluzione contro la Google Fobia?

Ogni giorno milioni di consumatori liberamente scelgono di accedere, usare e dare dati in cambio di servizi gratuiti (o più convenienti). E’ chiaro che questi servizi globali basati sulla tecnologia (Google, Facebook, Booking.com, Uber e molti altri) drenano risorse e tasse dal locale verso questi nuovi grandi monopoli digitali, a scapito dei governi ma a favore dei consumatori che pagano meno l’albergo, il taxi etc.

Prima di cercare la soluzione a questi nuovi monopoli di intelligenza artificiale, la EU dovrebbe prima insegnare alla gente (ed ai suoi legislatori che sanno poco o nulla di tecnologia…) come funzionano “dietro le quinte” questi servizi e forse gli utenti ed il libero mercato troveranno da soli un nuovo ordine, non quello precedente su cui sono campati per anni Axel Springer, Hachette & C.

2 commenti su “Perché la Euro Google Fobia è targata Germania”

  1. Quindi posso aspettarmi anche una spaccatura di FB perchè in qualche modo monopolizza il SN? O di Amazon perchè monopolizza gli acquisti online?
    Sarebbe curioso vedere cosa poteva succedere se il motore di ricerca maggiormente usato in europa fosse stato francese o tedesco…

  2. Ale Agostini

    Ottimo punto…l’Europa si mobilita per gli editori alla velocità della luce mentre per gli sbarchi nel mediterraneo non hanno budget…

I commenti sono chiusi.

Torna in alto
Torna su