Volkswagen Street Quest conquista Creative Sandbox di Google

All’interno della vasta offerta di servizi da parte di Google (sbarcato in Italia negli ultimi mesi anche nel campo della politica e del turismo online, a titolo esemplificativo), vi è una nuova teca digitale nella quale i creatori di pubblicità digital possono porre e condividere i propri lavori realizzati con finalità diverse, in format diversi (video, app, siti web, ecc..), attraverso differenti tecnologie e applicativi: Google Creative Sandbox.

Creative Sandbox Google

Si tratta di una sorta di libreria dedicata a campagne di marketing dove la tecnologia (non necessariamente appartenente al mondo di Google) ha acceso la scintilla creativa, dove le diverse piattaforme digitali sono state utilizzate in modo sinergico per realizzare concretamente le idee, dove il creativo e l’esperto tecnologico lavorano a stretto contatto per realizzare opere geniali.

L’obiettivo di Creative Sandbox Google non vuole essere circoscritto all’elogio esclusivo dell’estrosità creativa, ma ha mire più ambiziose, mettendo in luce anche il processo tecnico di trasformazione dell’idea in prodotto, un processo che solitamente non viene divulgato.
Il fine ultimo di questo tool è quindi quello di realizzare una libreria di idee innovative per diffondere la cultura digitale ed essere fonte di ispirazione per la creazione di altri progetti di pubblicità digital dello stesso tipo, in quanto i visitatori possono verificarne gli obiettivi, consultarne la progettazione, informarsi sul percorso seguito per realizzarlo ed esaminare infine i risultati ottenuti. Potranno poi votare ciascuna singola campagna, scegliendo un giudizio tra smart, cool o fun, ognuno dei quali rappresentato da un colore diverso. Le campagne più votate raggiungeranno il vertice della classifica.

Ed è proprio qui, tra le campagne con i punteggi migliori in assoluto, che troviamo quella creata da OgilvyOne per un noto brand dell’automotive: la Volkswagen Street Quest.

L’idea, geograficamente circoscritta al Sud Africa, è nata da alcune valutazioni. Innanzi tutto che i sudafricani hanno amato così tanto questo brand fin dal 1951, al punto che le VW sono diventate le auto più popolari e diffuse in Sudafrica: in ogni strada di questo Paese, sia di città che di campagna, si trova almeno una Volkswagen. Si voleva poi diffondere la consapevolezza che anche dopo sessant’anni molte di queste auto sono ancora per strada. Infine, si avvertiva l’esigenza di creare un evento in occasione della creazione su Facebook della Volkswagen – South Africa Fan Page.

La creatività di questa agenzia di comunicazione ha portato online un gioco tradizionale che i bambini sono soliti fare in auto: non appena vedono un Maggiolone VW danno un pugno al braccio degli altri giocatori gridando “Punch Buggy”.

Per realizzare il progetto occorreva però reperire innumerevoli foto delle Volkswagen: il lavoro più difficile è stato aggirato avvalendosi della piattaforma di Google Street View, che oltre

alle vie del Sud Africa ha immortalato una miriade di Touareg, Maggiolini, New Beetle, Passat e Golf, nuove e datate, ma anche auto più divertenti e alternative, come la Volkswagen Hippie.

E’ così che la tecnologia di Google Street View è stata integrata da un interfaccia a carattere ludico creato appositamente, che consentiva di cliccare sulla Volkswagen vista in qualche immagine di Google Map e di mettere un pin, per segnalarne l’avvistamento e guadagnare punti.

Settimanalmente si identificava un vincitore, ossia colui che metteva i pin sul maggior numero di Volkswagen. I quattro finalisti sono stati poi invitati a Cape Town per l’ultima grande sfida: una versione live del concorso Street Quest, con l’obiettivo di individuare, mettere un vero pin (reale e simili alla versione online) e fotografare il maggior numero possibile di Volkswagen.

Naturalmente, la porta d’accesso al gioco era costituita da Facebook, di cui si è sfruttato sapientemente l’effetto sociale: oltre alla diffusione di commenti sulla “sfida a suon di Volkswagen”, si è creato un “albo d’oro” dove i fan potevano postare foto originali, aventi come soggetti sempre solo ed esclusivamente VW presenti in Sud Africa. In questo modo acquisivano dei bonus extra, contribuendo a scalare la graduatoria settimanale.

I risultati di questa campagna di comunicazione digitale sono stati alquanto sorprendenti: sono state individuate e “pinnate” più di 413 mila auto; in media i giocatori hanno dedicato più di 10 minuti circa del loro tempo a questo gioco; i likes sulla Fan Page di Facebook, i commenti fatti e il numero di “persone che ne parlavano” (un indicatore di performance per le aziende presenti su Facebook) sono cresciuti in modo esponenziale. Ammirevole anche l’utilizzo alternativo di uno strumento come Google Street View, approvato da Google in un post pubblicato nel suo Geo Developers Blog.

Insomma, si è trattato di un vero e proprio evento di marketing digitale “da manuale”, con un notevole effetto virale, al punto tale da essere, ormai da alcuni mesi, tra le campagne preferite dei visitatori di Creative Sandbox Google; molto interessante anche come case study e realmente efficace nel suo obiettivo primario: quello di dimostrare che ci sono veramente tante Volkswagen in Sudafrica!

Articolo scritto con la collaborazione di Simona Tovaglieri.

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