Comunicato Stampa Visibile su Google? 5 Trucchi a Costo Zero!

Appena rilasciate un comunicato stampa (offline ed online), assicuratevi che questo sia ben posizionato e visibile su Google; se ciò non accade saranno altri siti web a posizionarsi per le “vostre parole chiave” associate al comunicato (quindi voi avete fatto il lavoro, gli altri prendono il traffico/visitatori!). Applicando alcune semplici regole di SEO (acronimo di posizionamento sui motori di ricerca) è possibile aumentare la visibilità dei vostri comunicati online. Questo articolo si rivolge a responsabili Marketing, Investor Relations e Agenzie di Relazioni Esterne; l’obiettivo è dare un primo ed immediato aiuto per migliorare la vostra visibilità su Google.

Ecco i 5 trucchi a costo Zero:

1.   Il Formato conta: meglio Html del Pdf!
Pdf o Html? Per prassi, molte aziende rilasciano i comunicati stampa solo in formato pdf. Il pdf è un formato recepito ed indicizzato da Google, ma ha molti limiti in termini di SEO rispetto al formato html. L’Html resta il formato preferito dai motori di ricerca che lo preferiscono per n motivi tecnici. Un buon compromesso potrebbe essere avere il comunicato stampa in Html, con all’interno un Link che manda al Pdf. Non a caso la società quotata Google Inc. rilascia i risultati finanziari e relativi comunicati stampa in Html (con con all’interno un Link che manda al Pdf, per gli amanti della prassi) dal lontano 2004 (anno della quotazione dell’azienda).

google html o pdf

2.   Scegliere le Parole Chiave del Comunicato
Definito il formato, prima di iniziare a lavorare, selezionate un paio di parole chiave specifiche immediatamente associabili al tema del comunicato. Considerate che una parola chiave potrebbe essere sia un singolo vocabolo sia una frase di due parole o più. Queste chiavi di ricerca – di parole o frasi – identificate, dovranno essere utilizzate nel testo del comunicato, nel titolo e nella sintesi. Ricordate che ci sono vari strumenti per parole chiave che possono aiutarvi a cercare le chiavi giuste; ricordatevi comunque di non puntare a più di 2 parole chiavi specifiche del comunicato.
Come regola, se volete raggiungere un ampio target,  evitate di focalizzarsi su parole chiave di “gergo aziendale”. Se lavorate da molti anni nella stessa azienda probabilmente avrete già acquisito il linguaggio aziendale fatto di espressioni e acronimi che solo gli addetti ai lavori conoscono e che difficilmente è usato dal grande pubblico per le ricerche online.

3.   Distribuite le Parole Chiave nel corpo del comunicato
Mantenete coerente il messaggio dall’inizio alla fine e assicuratevi che nel comunicato ricorrano ( in modo naturale e leggibile) le parole chiave. In genere è opportuno avere le frasi chiavi nel titolo del comunicato stampa, nel sommario e almeno una volta nel corpo del testo. I motori di ricerca amano ritrovare questa coerenza distribuita nel testo, e ciò normalmente aiuta a raggiungere una migliore indicizzazione.
Allo stesso modo, evitate di ripetere troppo le parole chiave scelte: è comunque importante mantenere un linguaggio naturale e facile da leggere, ricordate che state scrivendo per un lettore, non solo per il software dei motori di ricerca!

4.   Usate i marcatori  o “Meta Tags”
Se desiderate inserire dei contenuti e renderli visibili online, dovete considerare che i motori come Google danno una certa importanza ad aspetti tecnici associati al testo, in particolare ai marcatori  (o tags) del linguaggio html presenti su una pagina web. Tra i molteplici comandi html è necessario focalizzare l’attenzione (in ordine di importanza) sugli elementi denominati “Title”, “Description”, “Keywords”. La figura sottostante mostra l’importanza dei tag <title> e “ <meta description>  cosi come vengono proposti dai motori di ricerca .

tag_html_google

Figura 1: Risultati mostrati dai motori di ricerca  con illustrazione di alcuni “tag HTML“

Se non avete a disposizione un consulente SEO che possa ottimizzare il vostro comunicato, potete comunque prendere il titolo del comunicato e inserirlo ( o farvelo inserire dalla web agency) nel comando “title” del codice html della pagina. Si tratta, ovviamente, di un’ottimizzazione SEO di primissimo livello, ma è senz’altro un passo avanti per il vostro comunicato stampa.
Se non siete sicuri che il vostro sito abbia i 3 “Meta”(molti siti non li hanno e Google deve andare a “inventarseli” e prenderseli dal testo), copiate ed incollate l’indirizzo del sito nello strumento SEO gratuito Bruce Clay (“Page Analyzer).

5.   Accessibilità del Sito
Se avete seguito tutti questi consigli ma i vostri comunicati stampa non sono visibili su Google, allora probabilmente il contenitore (per gli addetti CMS) in cui li mettete ha un problema di architettura e impostazioni SEO che “bloccano” (involontariamente) Google.  In tale caso chiedete aiuto ad una agenzia di SEO esperta in materia.
Autore: Alessandro Agostini
Amministratore, Bruce Clay Italia e docente Master Iulm Micri

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